By using this site, you agree to the Privacy Policy and Terms of Use.
Accept
Agrigento PostAgrigento PostAgrigento Post
Font ResizerAa
  • Home
  • Territorio
    • Protagonisti
  • Politica
  • Luoghi
  • Stile di Vita
  • Tradizioni
  • Sport
Reading: Pino Cuttaia: La Memoria nel Piatto, da Licata a Palermo
Share
Font ResizerAa
Agrigento PostAgrigento Post
Cerca
  • Home
  • Territorio
    • Protagonisti
  • Politica
  • Luoghi
  • Stile di Vita
  • Tradizioni
  • Sport
Follow US
Pino Cuttaia
Agrigento Post > Blog > Territorio > Protagonisti > Pino Cuttaia: La Memoria nel Piatto, da Licata a Palermo
Protagonisti

Pino Cuttaia: La Memoria nel Piatto, da Licata a Palermo

Valentina Abela
Last updated: Maggio 3, 2025 8:21 pm
Valentina Abela - Valentina Abela
Published: Maggio 2, 2025
Share
SHARE

La storia di Pino Cuttaia è un inno alla Sicilia, un viaggio emozionante tra i sapori perduti dell’infanzia e le vette dell’alta cucina contemporanea. Nato a Licata nel 1969, questo chef visionario ha trasformato il suo ristorante “La Madia” (due stelle Michelin) in un faro della gastronomia non solo siciliana ma internazionale, diventando un maestro riconosciuto per la sua capacità unica di reinterpretare la memoria culinaria dell’isola con tecnica impeccabile, sensibilità poetica e un profondo rispetto per la materia prima. La sua è una “cucina della memoria”, un percorso che recentemente lo ha portato ad aprire un nuovo capitolo della sua avventura gastronomica nel cuore di Palermo.

Nubes Formazione

Il percorso di Pino Cuttaia verso l’olimpo dei cuochi non è stato lineare. Dopo l’infanzia a Licata, l’esperienza da emigrante in Piemonte e il lavoro in fabbrica, la nostalgia dei sapori di casa lo spinge a cambiare vita. La sua formazione avviene sul campo, lavorando in cucine importanti del Nord Italia, dove apprende il rigore tecnico e l’organizzazione della grande ristorazione. Ma il suo cuore e il suo palato rimangono ancorati alla Sicilia.

Nel 2000, la decisione coraggiosa: tornare a Licata, nella sua città natale, e aprire “La Madia”. Una scommessa, in un territorio allora lontano dalle rotte gourmet, vinta grazie a una filosofia chiara e potente: recuperare i sapori autentici della tradizione siciliana, quelli delle feste in famiglia, delle ricette povere ma geniali, e riproporli in una veste nuova, alleggerita, sorprendente, capace di emozionare.

Sono i suoi piatti-simbolo a raccontare meglio di ogni parola questa filosofia. La “Nuvola di Caprese” (o “di mozzarella”) è forse uno dei più iconici: una spuma eterea di mozzarella di bufala che racchiude un cuore liquido di pomodoro, servita con una grattugiata di bottarga o ricci di mare. Un piatto che gioca sui contrasti di consistenze (soffice/liquido) e sapori (dolce/sapido), evocando la semplicità della caprese ma trasfigurandola in qualcosa di nuovo e leggero.

Un altro capolavoro è il “Quadro di Alici”: alici freschissime marinate e disposte a creare una composizione quasi pittorica, accompagnate da una maionese delicata e da elementi croccanti. È l’esaltazione di un pesce povero per eccellenza, l’alice, che diventa protagonista assoluto, dimostrando come la grandezza in cucina non dipenda dal pregio dell’ingrediente ma dalla sensibilità di chi lo lavora.

Impossibile non citare la “Scala dei Turchi”, omaggio alla celebre scogliera bianca vicina: un baccalà mantecato, dalla consistenza perfetta, adagiato su una crema di patate e “macchiato” di nero di seppia, a ricreare visivamente il paesaggio marino.

È un piatto che unisce memoria (il baccalà, cibo tradizionale del Sud) e territorio. E ancora, la “Seppia i cui interni sanno di mare”, dove la seppia viene cotta a bassa temperatura e farcita con i suoi stessi “interni” (il fegato, il nero), sprigionando un profumo e un sapore marino di un’intensità commovente. Un dettaglio fondamentale nella cucina di Pino Cuttaia è l’attenzione maniacale alla materia prima: il pesce freschissimo dei pescatori di Licata, le verdure degli orti locali, l’olio extravergine d’oliva della provincia. La sua è una cucina profondamente territoriale, che celebra i doni del mare e della terra agrigentina.

Uovidiseppia la nuova avventura di Puno Cuttaia a Palermo

Il successo de “La Madia”, culminato con la conquista delle due stelle Michelin, non ha cambiato l’approccio umile e appassionato di Pino Cuttaia. Rimane un “cuoco-pescatore”, come ama definirsi, legato visceralmente al suo territorio. Ma la sua visione non si ferma. Recentemente, Pino Cuttaia ha intrapreso una nuova avventura, portando la sua filosofia nel capoluogo siciliano: ha aperto “Uovodiseppia” in Via dei Candelai a Palermo.

Non una replica de “La Madia”, ma un concept diverso, più informale forse, un bistrot moderno che vuole essere un omaggio alla cucina di mercato, ai sapori autentici della tradizione palermitana e siciliana, sempre interpretati con la sua inconfondibile mano.

Il nome stesso, “Uovodiseppia”, evoca uno degli ingredienti feticcio dello chef, simbolo di una cucina che sa trovare tesori nascosti anche negli elementi più semplici. Si racconta che l’apertura a Palermo sia stata un desiderio a lungo coltivato, un modo per confrontarsi con una realtà urbana diversa e per portare la sua idea di “memoria” anche fuori dai confini di Licata, in un dialogo continuo tra radici e innovazione.

Pino Cuttaia rappresenta l’eccellenza della Sicilia che sa guardare al futuro senza dimenticare il passato. La sua cucina è un’esperienza che va oltre il gusto: è un racconto, un’emozione, un viaggio nella memoria collettiva di un’isola. Da Licata a Palermo, continua a dimostrare come la passione, la tecnica e l’amore per il proprio territorio possano creare piatti che parlano al cuore e conquistano il mondo.

Gaetano Savatteri Racconta la Sicilia con l’Occhio di Saverio Lamanna
Michele Guardì il regista artigiano di Casteltermini
Sciascia e la Lettera Anonima: Quando la Realtà Supera il Romanzo
Vincenzo Nestler: Il Maestro Silenzioso degli Scacchi Italiani
Frank Sivero. Quel Bravo Ragazzo da Siculiana a Hollywood
Share This Article
Facebook Email Print
Nessun commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Top News
andrea camilleti
Protagonisti

Andrea Camilleri. Un immortale in mostra

Angela Vella
Angela Vella
Marzo 31, 2025
Ciarduna uno squisito dolce poco conosciuto
Il Cammino della Santuzza: Santa Rosalia a Santo Stefano Quisquina
Naro, Voti Ricontati Dopo 10 Mesi: il TAR Cambia Tre Consiglieri Comunali
Il barone Mendola: dall’uva grillo alla tragedia dimenticata
- Advertisement -
Ad imageAd image

Chi Siamo

Supplemento di Meridio Post in procinto di Registrazione presso il Tribunale di Palermo. Contribuisce all’audience di Media Post Network Editore: Mediartika P.Iva 07278520825 Redazione: info@agrigentopost.it

Network

  • Palermo Post
  • Trapani Post
  • Salento Post
  • Catania Post
  • Messina Post
  • Agrigento Post

Network

  • Ragusa Post
  • Caltanissetta Post
  • Paese delle Streghe
  • Teatro in Polvere
  • NewtonLab24
  • Quale Conto

Magazine

  • Sport in Sicilia
  • Be in Sicily
  • Bomba Sicilia
  • Misto Lana
  • Palermo Bio
  • Cinema senza Barriere

Info

  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Redazione
  • Segnalazioni
  • Pubblicità
  • Codice Etico
logo
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?