NARO – Dieci mesi dopo le elezioni comunali dell’8 e 9 giugno 2024, un pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) riscrive una parte significativa del verdetto delle urne a Naro. Con una sentenza che accoglie il ricorso presentato dalla lista “Uniti per Naro-Barberi Sindaco”, i giudici amministrativi hanno annullato l’atto di proclamazione di tre consiglieri eletti nella lista concorrente “Maria Grazia Branda-Il Sindaco di Naro”, disponendo la loro sostituzione. Lasciano così i banchi del consiglio comunale Aurora Chianta, Vincenzo Serravalle e Giuseppe Vainella, per fare spazio a Lillo Valvo, Angelo Gallo e Gera Destro, candidati della lista collegata all’allora candidato sindaco Barberi.
La vicenda affonda le radici nell’esito delle elezioni della scorsa primavera, una competizione che vide tre liste contendersi la guida della città e i seggi in consiglio: oltre alle due liste coinvolte nel ricorso, partecipava anche “Magica Naro-Dalacchi Sindaco”, che riuscì a portare alla vittoria il proprio candidato sindaco, Melchiorre Milco Dalacchi. Tuttavia, all’indomani della proclamazione degli eletti, i rappresentanti della lista Barberi, assistiti dagli avvocati Giuseppe Impiduglia e Girolamo Rubino, sollevarono dubbi sulla correttezza del conteggio dei voti di lista, ritenendo che il risultato attribuito non rispecchiasse fedelmente la volontà popolare. Decisero quindi di presentare ricorso al TAR, chiedendo una verifica e la correzione del risultato elettorale.
Il nodo del contendere risiedeva nella differenza di voti attribuita tra la lista Barberi e la lista Brandara. Il conteggio iniziale aveva assegnato alla lista Brandara un vantaggio di sette preferenze. I ricorrenti sostenevano invece che tale calcolo fosse errato e che la loro lista avesse in realtà ottenuto più consensi. Il TAR, esaminati gli atti e disposta la verifica attraverso il riconteggio delle schede contestate, ha dato ragione ai ricorrenti. Dall’analisi più approfondita è emerso un quadro diverso: la lista “Uniti per Naro-Barberi Sindaco” non solo non aveva sette voti in meno della lista Brandara, ma ne aveva addirittura raccolto uno in più.
Naro Dieci mesi dopo le urne, la giustizia amministrativa ridisegna gli equilibri politici
Anche se la differenza numerica finale appare minima – un solo voto – le complesse regole del sistema elettorale per l’attribuzione dei seggi fanno sì che questa inversione abbia avuto un impatto determinante sulla composizione del consiglio. Quel singolo voto di scarto, correttamente attribuito, è stato sufficiente a modificare gli equilibri e a far scattare l’assegnazione di ben tre seggi a favore della lista Barberi, a scapito della lista Brandara. Di qui la decisione del TAR di annullare la proclamazione di Chianta, Serravalle e Vainella e dichiarare eletti al loro posto Valvo, Gallo e Destro.
Questa decisione non ha solo un valore retrospettivo, ma produce effetti immediati sulla vita amministrativa e politica di Naro. I tre nuovi consiglieri subentranti acquisiscono immediatamente tutte le prerogative legate al loro ruolo e potranno, tra le altre cose, partecipare a pieno titolo all’imminente elezione di secondo grado per il rinnovo degli organi del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, l’ente che ha sostituito la vecchia Provincia Regionale. Si tratta di un passaggio importante, poiché permette ai nuovi eletti di contribuire alla definizione degli equilibri politici anche a livello sovracomunale.
La sentenza del TAR, giunta a quasi un anno di distanza dal voto, inevitabilmente ridisegna parzialmente gli equilibri politici all’interno del consiglio comunale di Naro, anche se resta da valutare l’impatto complessivo sulla maggioranza che sostiene il sindaco Dalacchi. Genera, com’è naturale, soddisfazione tra i promotori del ricorso e i neo-consiglieri, che vedono riconosciute le proprie ragioni dopo una lunga battaglia legale, e comprensibile amarezza tra coloro che devono lasciare il seggio. Al di là delle reazioni delle parti in causa, la vicenda sottolinea l’importanza degli strumenti di garanzia e verifica del processo elettorale, che consentono, anche a distanza di tempo, di correggere eventuali errori e assicurare la piena corrispondenza tra la volontà espressa dagli elettori e la composizione degli organi rappresentativi. Naro si ritrova così con un consiglio comunale parzialmente rinnovato, frutto non di nuove elezioni, ma di un attento riesame