Una boccata d’ossigeno, attesa da tempo, sta per raggiungere le tortuose strade dell’Area Interna Sicani. Venti milioni di euro, provenienti dalle casse dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture, sono stati ufficialmente destinati a un massiccio intervento di riqualificazione della viabilità in quest’area strategica, ma spesso dimenticata, della Sicilia centrale. L’annuncio formale dei dettagli operativi è imminente: domani, alle ore 10, nella suggestiva cornice di piazza Borgo Bonsignore a Ribera, i sindaci dei comuni coinvolti e i tecnici del Libero Consorzio Comunale di Agrigento illustreranno alla stampa e alla cittadinanza la portata di un progetto che promette di incidere profondamente sul futuro del territorio.
L’Area Interna Sicani, un mosaico di comuni incastonati tra le province di Agrigento e Palermo, vive da decenni la contraddizione di una straordinaria ricchezza paesaggistica, culturale ed enogastronomica, contrapposta a una cronica carenza infrastrutturale. Strade provinciali e interpoderali, spesso uniche vie di collegamento tra borghi arroccati e centri maggiori, versano in condizioni critiche. Manto stradale dissestato, frane ricorrenti, carenza di segnaletica e illuminazione adeguata rendono gli spostamenti quotidiani un’impresa faticosa e talvolta pericolosa per residenti, pendolari e imprese. Questa situazione non solo limita la qualità della vita, ma agisce da potente freno allo sviluppo economico, scoraggiando investimenti, complicando la logistica per le aziende agricole e artigianali locali, e rendendo arduo l’accesso ai servizi essenziali, dalla sanità all’istruzione.
Il finanziamento di 20 milioni di euro, quindi, non rappresenta solo un intervento di manutenzione straordinaria, ma assume i contorni di una vera e propria politica di coesione territoriale. Come sottolineato da Milko Cinà, sindaco di Bivona, comune capofila dell’Area Interna, si tratta di “una grande opportunità per il nostro territorio”. L’obiettivo dichiarato va oltre il semplice rattoppo dell’asfalto: si punta a “migliorare la viabilità” in senso strategico, rendendo i collegamenti più fluidi, sicuri e veloci. Questo, nelle intenzioni dei promotori, dovrebbe innescare un circolo virtuoso capace di “sostenere lo sviluppo economico e sociale”, aprendo nuove “opportunità di crescita” e, in ultima analisi, “migliorando la qualità della vita dei nostri cittadini”.
La conferenza stampa di domani a Ribera è particolarmente attesa perché dovrebbe finalmente sciogliere i nodi su quali saranno le arterie stradali prioritarie oggetto degli interventi, quali tipologie di lavori verranno realizzate (si parla di rifacimento del manto, consolidamento di versanti a rischio idrogeologico, adeguamento di ponti e viadotti, installazione di nuove barriere di sicurezza e segnaletica) e quali saranno le tempistiche previste per l’avvio e la conclusione dei cantieri. Il coinvolgimento dei tecnici del Libero Consorzio di Agrigento suggerisce che la fase progettuale è già avanzata e che si è pronti a passare alla fase operativa.
Sicani Un’iniezione di fiducia per l’economia locale e la qualità della vita
L’impatto potenziale di questi fondi è vasto e diversificato. Per il settore agricolo, che rappresenta una delle colonne portanti dell’economia sicana (basti pensare alle eccellenze come l’olio d’oliva, le pesche di Bivona IGP, i formaggi), strade più efficienti significano minori costi di trasporto, maggiore facilità nel raggiungere i mercati e, potenzialmente, una maggiore competitività. Anche il turismo, settore dalle enormi potenzialità ancora in parte inespresse, potrebbe beneficiare enormemente da una migliore accessibilità. I Monti Sicani offrono scenari naturali mozzafiato, riserve orientate, percorsi di trekking, borghi ricchi di storia e tradizioni: rendere più agevole raggiungere queste mete potrebbe attrarre nuovi flussi di visitatori, stimolando la nascita di strutture ricettive e servizi correlati.
Ma l’impatto più profondo è forse quello sulla vita quotidiana dei residenti. Poter contare su strade sicure significa ridurre i tempi di percorrenza per recarsi al lavoro, a scuola o presso gli uffici sanitari, spesso situati nei centri maggiori. Significa anche garantire un accesso più rapido ai mezzi di soccorso in caso di emergenza, un fattore critico in un’area geograficamente complessa. Non da ultimo, una migliore infrastruttura viaria può contribuire a contrastare il fenomeno dello spopolamento, una piaga che affligge molte aree interne italiane. Rendere i piccoli comuni sicani luoghi più connessi e vivibili può incentivare i giovani a restare o a tornare, e attrarre nuovi residenti in cerca di una migliore qualità della vita lontano dal caos delle città.
Naturalmente, la sfida non si esaurisce con lo stanziamento dei fondi. Sarà cruciale garantire che le risorse vengano spese in modo efficiente, trasparente e nei tempi previsti, superando gli ostacoli burocratici che spesso rallentano le opere pubbliche in Italia. La vigilanza da parte dei sindaci e della cittadinanza sarà fondamentale affinché questo investimento si traduca in benefici concreti e duraturi. La conferenza stampa di domani sarà il primo passo per comprendere se le aspettative, oggi altissime, troveranno riscontro in un piano d’azione solido e realizzabile. Per l’Area Interna Sicani, la strada verso il futuro passa, letteralmente, dalla ricostruzione delle sue strade.