AGRIGENTO – Un appuntamento formativo di rilievo si è svolto questa mattina presso la Cittadella della Salute, sede dell’ASP di Agrigento, dedicato a uno dei temi più delicati e strategici per la sanità pubblica: la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) in ambito ospedaliero. L’iniziativa ha coinvolto medici, infermieri e operatori sanitari in una giornata di aggiornamento tecnico e confronto operativo, all’interno di un percorso promosso nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR – Missione 6, Componente 2, Intervento 2.2b).
A condurre i lavori è stato il direttore sanitario dell’ASP di Agrigento, Raffaele Elia, che ha affrontato in maniera diretta le criticità connesse alla trasmissione nosocomiale di patogeni, illustrando con rigore metodologico le strategie per contrastarne la diffusione. Il programma ha dato ampio spazio alla trattazione delle misure di igiene ambientale e comportamentale, con particolare attenzione alla sanificazione di superfici e dispositivi, allo smaltimento dei rifiuti sanitari e alla corretta gestione dei dispositivi di protezione individuale.
Focus specifici sono stati dedicati alla prevenzione delle principali infezioni legate all’uso di presidi invasivi: cateteri venosi e vescicali, protesi ortopediche, dispositivi cardiovascolari e respiratori. Ampio spazio è stato dato alla gestione delle infezioni del sito chirurgico e alle complicanze associate a pratiche come l’intubazione prolungata, che espone i pazienti a un rischio elevato di polmoniti nosocomiali. Affrontato anche il problema della diarrea da Clostridium difficile, patogeno che continua a rappresentare una minaccia crescente nei reparti ad alta intensità assistenziale.
Il corso è parte integrante di un più ampio piano formativo regionale promosso dalla Regione Siciliana, che intende rafforzare la cultura della prevenzione e la capacità di risposta degli operatori sanitari sul fronte delle infezioni ospedaliere. L’organizzazione è stata curata dall’UOS Formazione dell’ASP, sotto la guida del dottor Adriano Filadelfio Cracò e della dirigente Letizia Drogo.
La crescente incidenza delle ICA nei contesti ospedalieri, aggravata dalla diffusione di ceppi batterici multi-resistenti, impone un salto di qualità nella formazione degli operatori e una costante attenzione alla sicurezza dei percorsi di cura. L’iniziativa agrigentina si inserisce, con concretezza e rigore, in questa necessaria traiettoria di rafforzamento delle competenze e di responsabilità clinico-organizzativa.