Sembrava un traguardo irrealizzabile, un miraggio nel panorama spesso complesso della sanità pubblica siciliana. Invece, oggi è una realtà certificata: l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento è la prima, e al momento unica, in tutta la Sicilia ad aver completamente azzerato le liste d’attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici. Un risultato storico, che il direttore generale Giuseppe Capodieci ha voluto celebrare incontrando e ringraziando personalmente la squadra di operatori che ha reso possibile questa piccola, grande rivoluzione.
Il cuore pulsante di questo successo si trova nei locali della Cabina Unica di Regia (CUR) della Cittadella sanitaria di Agrigento. È qui che, questa mattina, il vertice dell’ASP – con il direttore Capodieci affiancato dai direttori sanitario ed amministrativo, Raffaele Elia ed Ersilia Riggi – ha voluto rendere omaggio all’equipe coordinata dal dottor Maurizio Galletto. “Il motivo della nostra presenza oggi”, ha commentato Capodieci, “sta nel voler esprimere direttamente un caloroso ringraziamento per l’impegno profuso nel raggiungimento di un traguardo il cui impatto sul benessere della collettività risulta tangibile e oltremodo significativo”.
Ma come si compie un “miracolo” del genere? Non con la magia, ma con un lavoro ingente, metodico e ben articolato. L’azzeramento delle attese è il frutto di una strategia precisa, basata su una serie di azioni mirate. È stato istituito un efficiente servizio di “recall” per richiamare i pazienti e ottimizzare gli appuntamenti, le prestazioni sono state ricollocate in agende di recupero dedicate e, soprattutto, sono stati attivati canali privilegiati per i pazienti più fragili.
Attraverso un numero telefonico dedicato (0922407365), i pazienti oncologici e quelli affetti da patologie croniche, che necessitano di controlli costanti, hanno ora una via d’accesso diretta e protetta, che garantisce la continuità terapeutica senza ritardi. A questo si aggiunge una razionalizzazione del triage ambulatoriale per le visite più urgenti, assicurando una risposta rapida a chi ne ha più bisogno.
Questo risultato, ha sottolineato il direttore Capodieci, “non rappresenta un punto d’arrivo, ma un nuovo standard da mantenere”. L’impegno dell’Azienda, infatti, si concentrerà ora sul consolidamento di questo livello di efficienza, con un monitoraggio costante per evitare che le liste d’attesa possano riformarsi. Il “modello Agrigento” si candida così a diventare un esempio virtuoso e una speranza per l’intera sanità regionale, dimostrando che, con organizzazione e visione, garantire il diritto alla salute in tempi celeri non è un’utopia.