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Michele Guardì
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Michele Guardì il regista artigiano di Casteltermini

Angela Vella
Last updated: Maggio 3, 2025 8:21 pm
Angela Vella
Published: Maggio 2, 2025
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C’è un volto rassicurante, una firma riconoscibile dietro alcuni dei programmi televisivi più longevi e popolari della televisione pubblica italiana è quella di Michele Guardì. nato a Casteltermini, nel cuore della provincia agrigentina, il 5 giugno 1943. Regista, autore, commediografo, Guardì incarna la figura del grande artigiano della televisione, un professionista capace di creare format di successo che accompagnano da decenni la quotidianità degli italiani, mescolando informazione leggera, intrattenimento, gioco e un inconfondibile tocco di “piazza” nazional-popolare, senza mai dimenticare le sue profonde radici siciliane.

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La storia di Michele Guardì inizia in un paese dell’entroterra, Casteltermini, noto per le miniere di zolfo e per una forte identità culturale. Dopo gli studi classici e la laurea in giurisprudenza (un percorso comune a molti intellettuali siciliani della sua generazione), Guardì sente presto il richiamo del palcoscenico e della scrittura. Inizia la sua carriera nel mondo del teatro, scrivendo commedie dialettali che riscuotono successo a livello regionale.

Un aneddoto di questi primi anni, forse meno noto al grande pubblico televisivo, riguarda proprio la sua attività di commediografo in lingua siciliana: si racconta che le sue prime opere fossero caratterizzate da un’ironia pungente e da un’attenta osservazione dei costumi e delle dinamiche sociali del suo paese, una palestra fondamentale per sviluppare quella capacità di cogliere lo spirito popolare che sarà poi la chiave del suo successo televisivo.

L’approdo alla RAI avviene negli anni ’70. Michele Guardì inizia come programmista regista, facendosi notare per la sua creatività e la sua capacità organizzativa. La svolta arriva negli anni ’80, quando firma come autore e regista alcuni programmi che entreranno nella storia della televisione italiana. Nel 1983 crea Mattina 2, uno dei primi contenitori del mattino della televisione pubblica, ma è nel 1990 che lancia il suo format più iconico e duraturo:

I Fatti Vostri. Trasmesso ininterrottamente da allora su Rai 2 nella fascia del mezzogiorno, il programma è diventato un appuntamento fisso per milioni di italiani, un esempio perfetto della televisione “di servizio” e di compagnia ideata da Guardì.

La formula è apparentemente semplice ma studiata nei minimi dettagli: una piazza virtuale (il celebre “Studio 1” di Via Teulada trasformato in piazza cittadina), un conduttore-padrone di casa (ruolo ricoperto negli anni da figure come Fabrizio Frizzi, Giancarlo Magalli, Tiberio Timperi, Salvo Sottile), rubriche che spaziano dall’attualità alla musica, dal gioco all’oroscopo di Paolo Fox, il tutto sotto l’occhio vigile e la regia meticolosa del “Comitato”, pseudonimo dietro cui si cela lo stesso Guardì, che interviene spesso in diretta con la sua voce fuori campo, bonaria ma autorevole.

Un dettaglio che rivela la sua filosofia televisiva è proprio l’idea della “piazza”: Guardì ha sempre cercato di ricreare in studio l’atmosfera calda e un po’ caotica delle piazze di paese, luoghi di incontro, di scambio, di vita vissuta.

I Successi di Michele Guardì

Il successo di Michele Guardì non si limita a I Fatti Vostri. È stato autore e regista di altri programmi popolarissimi come Scommettiamo che…? (portato al successo da Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci), Mezzogiorno in famiglia, Domenica In (in alcune edizioni). Il suo stile è caratterizzato da una grande cura per i dettagli scenografici, da un ritmo televisivo ben calibrato, dalla capacità di scegliere volti familiari e rassicuranti per la conduzione e, soprattutto, da un’attenzione costante ai gusti e alle aspettative del pubblico più tradizionale della televisione generalista.

Non è un caso che i suoi programmi siano spesso definiti “televisione della porta accanto”, capaci di entrare nelle case degli italiani con garbo e familiarità. Si racconta della sua meticolosità quasi maniacale nella preparazione delle scalette e nella gestione dei tempi televisivi, un approccio da vero artigiano che controlla ogni fase della lavorazione del suo prodotto.

Nonostante la lunga carriera trascorsa a Roma negli studi RAI, Guardì non ha mai reciso il legame con la sua Sicilia e con Casteltermini. Torna spesso nella sua terra d’origine, dove ha mantenuto amicizie e affetti.

Michele Guardì ha continuato a coltivare la passione per il teatro, scrivendo commedie rappresentate anche a livello nazionale (come “Il Padre della Sposa”) e un romanzo autobiografico, “Fimminedda”, in cui rievoca la sua infanzia e la vita nel suo paese negli anni ’50. Un aspetto meno conosciuto è il suo impegno per la valorizzazione culturale di Casteltermini, sostenendo iniziative locali e contribuendo a mantenere vive le tradizioni.

Michele Guardì rappresenta una figura unica nel panorama televisivo italiano. Lontano dai riflettori personali, ha preferito lavorare dietro le quinte, costruendo con pazienza e mestiere programmi che hanno segnato un’epoca e che continuano a riscuotere successo. È il regista-autore che ha saputo interpretare meglio di altri l’anima popolare della televisione pubblica, creando format rassicuranti e familiari, capaci di resistere al passare del tempo e delle mode.

Il “Comitato” de I Fatti Vostri è, in fondo, l’emanazione di quel ragazzo partito da Casteltermini con la passione per il teatro e la capacità di osservare e raccontare la vita della gente comune, trasferendo la piazza del suo paese nel cuore della televisione italiana.

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