Dopo l’operazione Hybris che ha sgominato una vasta rete di spaccio tra il Bronx di Licata, Gela e Canicattì sono scattati i sequestri dei beni dei vertici dell’organizzazione criminale, che si articolava anche a Catania e Napoli.
Due immobili e dieci autovetture. Ma anche preziosi, conto correnti bancari e postali e contanti. E’ di oltre 150 mila euro il valore dei beni sequestrati mercoledì, dai poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, fra Licata, Canicattì e Gela (CL).
Sequestri che sono stati il “secondo tempo” dell’operazione antidroga “Hybris”, un’inchiesta coordinata dalla Dda di Palermo, che il 21 febbraio scorso permise di eseguire 25 misure cautelari in carcere, di cui 14 a Licata, uno a Canicattì, sei a Gela, due a Catania e due campani. I decreti di sequestro preventivo finalizzati alla confisca sono stati emessi dal tribunale del Riesame di Palermo, su richiesta della Direzione distrettuale un antimafia del capoluogo siciliano.
Durante la notifica dei provvedimenti e le perquisizioni fatte nel quartiere Bronx di Licata, i poliziotti hanno trovato anche alcune decine di grammi di cocaina e marijuana, che sono stati sequestrati e inviati ai lavoratori per le analisi.
La crescita della criminalità tra Licata e Gela, testimoniata da fatti sempre più intensi e frequenti richiede una particolare attenzione.