Un ingente furto di rame ha colpito il sistema di captazione idrica del lago Arancio, a Sambuca di Sicilia. I ladri, agendo con determinazione durante la notte, sono riusciti a penetrare all’interno della struttura gestita dal Consorzio di Bonifica “Agrigento 3” in contrada “Castellazzo”, portando via ben 300 chili di rame.
Il danno, però, non si limita al solo valore del metallo rubato. I malviventi, infatti, hanno causato gravi danni all’impianto, stimati in circa 70.000 euro, una cifra che purtroppo non sarà coperta da assicurazione, aggravando ulteriormente la situazione per il Consorzio.
Secondo le prime ricostruzioni, sarebbero almeno due o più le persone coinvolte nel furto. La scoperta è avvenuta la mattina seguente, durante un normale controllo degli operai. Immediatamente è stata allertata la Stazione dei Carabinieri di Sambuca, dove uno dei responsabili del Consorzio ha formalizzato la denuncia contro ignoti.
I militari dell’Arma si sono recati sul posto per effettuare i rilievi del caso e raccogliere eventuali prove utili all’identificazione dei colpevoli. Una relazione dettagliata è stata inoltre inviata alla Procura della Repubblica di Sciacca, che avvierà le indagini necessarie per fare luce sull’accaduto.
Questo episodio rappresenta un grave danno non solo per il Consorzio di Bonifica, ma anche per l’intera comunità di Sambuca di Sicilia. Il lago Arancio, infatti, è una risorsa fondamentale per l’approvvigionamento idrico della zona e il furto di rame, oltre a causare un ingente danno economico, rischia di compromettere il corretto funzionamento del sistema di captazione.
Le forze dell’ordine sono al lavoro per individuare i responsabili e assicurarli alla giustizia. Nel frattempo, il Consorzio di Bonifica dovrà affrontare l’onere di riparare i danni causati dal furto, un compito gravoso che richiederà tempo e risorse.