A Ravanusa, nell’ambito dell’attività di repressione del gioco illegale, il personale dell’Agenzia per le Dogane e i Monopoli (ADM), in collaborazione con i militari dell’arma dei Carabinieri, hanno scoperto alcune slot machine illegali. Quella del gioco illegale è una delle piaghe che affligge maggiormente la Società. La ludopatia foraggiata ancora di più se ai macchinari sono privi delle accortezze a tutela dei consumatori.
Nel territorio di Ravanusa sono state controllate diverse attività commerciali, con all’interno la possibilità di giocare per vincere. Sia centri scommesse, che sale giochi che bar. Ed è stato proprio all’interno di un bar che il personale dell’agenzie per le dogane e i monopoli e i carabinieri hanno trovato due slot machine illegali.
I due apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro, cosiddetti “new slot”, erano privi dei nulla osta di esercizio rilasciati da ADM. Inoltre, ad entrambi gli apparecchi mancava il collegamento alla rete telematica. Connessione che consente la registrazione delle giocate e il calcolo dell’imposta dovuta all’Erario. Per cui si è prefigurato anche il reato di evasione fiscale.
Evasione con le slot machine illegali
I verificatori, oltre al sequestro delle macchinette e all’applicazione della relativa sanzione pari a centomila euro, hanno proseguito l’attività con un controllo più approfondito di natura fiscale. Leggendo con attenzione tutta la documentazione contenuta nelle schede informatiche e delle schede di gioco contenute all’interno delle slot machine illegali.
Così è stato possibile riscontrare immediatamente un’evasione d’imposta per 2.762.680 euro. Sarà compito dell’ufficio competente accertare l’effettiva cifra in questione. Oltre al Bar, il personale dell’agenzia per le dogane e i monopoli e i carabinieri di Ravanusa hanno trovato altre irregolarita.
In particolar modo 10 personal computer, utilizzati per il collegamento a siti internet esteri che offrivano giochi da casinò online non autorizzati. In totale le verifiche fatte nel comune di Ravanusa hanno determinato sanzioni per un totale di 650.000 euro. Oltre all’Imposta Unica evasa che verrà calcolata successivamente.
Marco Piastra – Agrigento Post