Una scogliera di marna bianca che si tuffa in un mare cristallino, un gioiello naturalistico della costa agrigentina, tanto meraviglioso quanto fragile. La Riserva di Punta Bianca, un patrimonio di inestimabile valore, è da oggi più protetta. Di fronte alla minaccia costante dell’inciviltà , degli scarichi abusivi e, soprattutto, del fuoco, un’alleanza di volontari ha deciso di erigere uno scudo di protezione, diventando le sentinelle di questo paradiso.
Grazie a un protocollo d’intesa siglato tra la storica associazione ambientalista Mareamico e il Corpo Forestale Volontario E.S.A.F., è partito un ambizioso progetto di presidio e monitoraggio del territorio. Non si tratta di iniziative sporadiche, ma di un’attività strutturata che vedrà i volontari delle due associazioni pattugliare l’area in modo capillare, agendo come occhi e orecchie a difesa della legalità ambientale.
La strategia di controllo è stata pensata per non lasciare nulla al caso e si svilupperà su tre fronti. Le squadre opereranno a terra, perlustrando i sentieri e le aree di accesso per prevenire la formazione di discariche abusive e per individuare sul nascere i primi, pericolosissimi focolai di incendio. Il presidio si sposterà poi in mare, per scoraggiare il diportismo selvaggio sotto costa, una pratica che mette a rischio la fragile scogliera e l’ecosistema marino. Infine, il monitoraggio avverrà anche dal cielo, un punto di vista privilegiato per avere una visione d’insieme, scovare gli scarichi nascosti e lanciare un allarme tempestivo in caso di fumo sospetto.
“L’obiettivo”, spiega Mareamico in una nota, “è quello di prevenire i reati ambientali, censire le discariche, prevenire gli incendi e scoraggiare il diportismo sotto costa”. I volontari non si sostituiranno alle forze dell’ordine, ma agiranno in stretta sinergia con esse. Ogni anomalia, ogni movimento sospetto, ogni illecito verrà documentato e segnalato immediatamente agli organi di controllo competenti, fornendo loro informazioni preziose per un intervento rapido ed efficace.
In un’estate siciliana che si preannuncia già caldissima sul fronte degli incendi e dell’aggressione al territorio, l’iniziativa di Punta Bianca rappresenta un modello virtuoso di cittadinanza attiva. È la risposta concreta di chi non si limita a denunciare il degrado, ma si rimbocca le maniche per difendere in prima persona la bellezza e la fragilità della propria terra.