Il deputato riberese Carmelo Pace interviene con fermezza nella polemica scaturita dall’esclusione di Ismaele La Vardera dal corso di formazione politica di Ribera, chiarendo le proprie responsabilità e difendendo l’ex presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro. Un intervento che mira a riportare la discussione sui binari del rispetto reciproco e del confronto politico costruttivo, lontano da quelli che Pace definisce “linciaggi mediatici”. Il deputato si assume la piena responsabilità dell’organizzazione dell’evento, sottolineando di averlo ideato e voluto nella sua città, e di aver invitato personalmente le varie personalità politiche.
“Corso Ideato da Me, Inviti Fatti da Me”: Pace Rivendica la Paternità dell’Evento
“Il corso di formazione politica è stato ideato da me, voluto da me nella mia città, le personalità politiche sono state invitate da me. Mi assumo io la responsabilità”. Con queste parole, Carmelo Pace rivendica la paternità del corso di formazione politica organizzato a Ribera, chiarendo di essere l’unico responsabile delle scelte organizzative e degli inviti fatti alle diverse personalità politiche. Un modo per sgombrare il campo da eventuali fraintendimenti e per assumersi in prima persona le conseguenze delle proprie decisioni.
“Nessuna Autorizzazione a Offendere Cuffaro”: Pace Difende il Suo Leader
Pace entra poi nel merito della polemica, spiegando di aver chiesto a ogni invitato di parlare della politica “dal proprio punto di vista, della propria esperienza partitica, delle diversità”. Tuttavia, precisa: “nessuno mi ha chiesto, né tantomeno è stato da me autorizzato ad offendere gli avversari, tantomeno nessuno è stato e sarà autorizzato ad offendere il mio leader Totò Cuffaro”. Un chiarimento che mira a difendere l’ex presidente della Regione Siciliana dagli attacchi ricevuti, ribadendo la sua lealtà e il suo rispetto nei suoi confronti.
“Orgoglioso di Essere Amico di Cuffaro”: Pace Ribadisce la Sua Vicinanza
“Sono orgoglioso di essere amico leale e fedele di Totò Cuffaro”, afferma Pace, sottolineando il suo legame personale e politico con l’ex governatore. Il deputato riberese non può permettere, dice, “a nessuno di approfittare di un mio errore per inveire e infierire nei suoi confronti e di conseguenza su tutti gli iscritti alla DC”. Parole che esprimono una profonda stima e una sincera vicinanza a Cuffaro, considerato un punto di riferimento politico e umano.
“Reazioni Eccessive”: Pace Critica Di Paola e La Vardera
Pace critica poi la reazione di Michele Di Paola e Ismaele La Vardera, entrambi da lui invitati sia al corso di formazione politica che alla seconda edizione della festa dell’amicizia. “Probabilmente perché criticati dalla stampa ad aver accettato il mio invito ad un corso di formazione politica organizzato dalla DC, stanno reagendo alle critiche, a mio avviso, in maniera eccessivamente cruenta nei confronti di Cuffaro, quasi a giustificarsi”, sostiene Pace. Un giudizio severo nei confronti dei due esponenti politici, accusati di aver assunto un atteggiamento eccessivamente aggressivo.
“Chiedo Scusa a Cuffaro per il Linciaggio”: Pace Si Assume la Responsabilità
“Chiedo scusa io a Cuffaro, agli iscritti del mio partito per il linciaggio subito. È stato un mio errore”, dichiara Pace, assumendosi la responsabilità di quanto accaduto e porgendo le proprie scuse all’ex governatore e a tutti i membri della DC. Un gesto di umiltà e di responsabilità, che dimostra la volontà di Pace di proteggere il suo leader e il suo partito da attacchi che ritiene ingiustificati.
“Scuse Anche a Ismaele e Nuccio”: Pace Tende la Mano
“Chiedo scusa pure ad Ismaele e Nuccio se sono stato causa di attacchi nei loro confronti, non era nelle mie intenzioni”, aggiunge Pace, rivolgendosi a La Vardera e Di Paola. Un tentativo di ricucire lo strappo e di stemperare i toni della polemica, riconoscendo di aver involontariamente causato loro dei problemi con la stampa e con l’opinione pubblica.
“Confronto Sì, Linciaggio No”: Pace Invita al Dialogo
Pace conclude il suo intervento ribadendo che al corso di formazione politica ognuno potrà esprimersi liberamente, ma nel rispetto della dignità degli altri. “Saremo felici di ascoltare le dottrine politiche diverse e distanti dalla Democrazia Cristiana. Le offese francamente NO. Né per Cuffaro, né per altri. Il confronto è il sale della politica, il linciaggio mediatico (per un mio personale errore) invece no”, afferma Pace, invitando a un confronto politico civile e costruttivo, basato sul dialogo e sul rispetto reciproco, lontano da polemiche sterili e attacchi personali.
Pace Cerca di Ricomporre la Frattura
L’intervento di Carmelo Pace mira a ricomporre la frattura e a riportare la serenità all’interno del dibattito politico. Assumendosi le proprie responsabilità, chiedendo scusa a Cuffaro e tendendo la mano a La Vardera e Di Paola, il deputato riberese cerca di chiudere la polemica e di rilanciare un messaggio di unità e di dialogo. Resta da vedere se il suo appello al confronto e al rispetto reciproco verrà accolto da tutte le parti in causa.