ci sarebbe un diverbio scaturito su questioni di poco conto, forse dovute ai confini di terreni adiacenti. I carabinieri hanno già individuato, e portato in caserma, il presunto responsabile.
In stato di fermo per l’omicidio un pensionato di 66 anni di Cattolica Eraclea, nell’Agrigentino, Giovanni Ferrera, accusato dell’omicidio di Carmelo Contarini, muratore di 55 anni. La vittima e il presunto omicida, secondo la prima ricostruzione, si conoscevano da tempo e possedevano dei terreni confinanti. Il movente, che potrebbe essere legato a dissidi di vicinato, non è stato ancora messo a fuoco. Il sessantaseienne è stato bloccato poco prima che si costituisse ai carabinieri.
Giovanni Ferrerà ha consegnato ai carabinieri il coltello a serramanico con cui avrebbe ucciso il cinquantunenne Carmelo Contarini e fa scena muta con i pm.
Il procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, e il sostituto Paola Vetro hanno provato a interrogare il pensionato Giovanni Ferrera, indagato per l’omicidio avvenuto nel pomeriggio a Cattolica Eraclea, ma l’uomo – assistito dal suo difensore, l’avvocato Ignazio Martorana – ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Lo stesso, tuttavia, poco prima ha consegnato spontaneamente l’arma ai carabinieri. Dai primi accertamenti emerge che la vittima è stata colpita con una sola coltellata al torace.
Il pensionato, nei cui confronti è stato disposto l’arresto, sarà portato in carcere. La principale ipotesi sul movente resta che vi fossero dei contrasti legati ai terreni confinanti. Quello di Cattolica Eraclea è il terzo omicidio in poco più di un mese per futili motivi nella provincia di Agrigento, dopo quelli di Favara e Licata.