Dopo una settimana d’intense indagini sull’accoltellamento, in un lido in contrada Mollarella, da parte della Polizia di stato del commissariato di Licata e della questura di Agrigento, rese più complicate da un clima di omertà tra i giovani del posto, è stata formulata un’accusa ad un minorenne di diciassette anni.
Lesioni personali gravissime. Questa è l’ipotesi di reato di cui è accusato il diciassettenne di Licata nell’agrigentino. Il ragazzo è stato denunciato dalla polizia di stato alla Procura presso il tribunale per i minorenni di Palermo, per competenza territoriale quello di riferimento per la Sicilia occidentale. Il ragazzo è stato ritenuto l’autore dell’accoltellamento, avvenuto prima dell’alba di domenica scorsa, nei pressi di uno stabilimento di Mollarella, di un concittadino di ventiquattro anni che è finito all’ospedale di Licata, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico alla milza e poi trasferito al “San Giovanni di Dio” di Agrigento dove è stato ricoverato, in prognosi riservata in Rianimazione.
Delle indagini, che hanno portato all’identificazione del diciassettenne, si sono occupati i poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, coordinati dal vice questore aggiunto Giovanni Minardi, e quelli del commissariato di Licata, con in testa il vice questore Cesare Castelli. Dalla ricostruzione degli investigatori è emerso che la colluttazione, culminata con due coltellate al torace del 24enne, sia scoppiata per futili i motivi, questione che aggrava ancor di più la situazione del minorenne e che fa riflettere sulla movida violenta, vera e propria piaga sociale a tutte le latitudini del paese.