L’ex deputato regionale Gaetano Cani è stato assolto “per non avere commesso il fatto” dai giudici della quarta sezione penale della Corte d’Appello di Palermo dall’accusa di estorsione. L’ex parlamentare regionale e politico locale era rimasto coinvolto in un’inchiesta sul reclutamento di docenti presso l’istituto scolastico paritario “Athena” di Menfi ed era accusato di estorsione per averli costretti, secondo l’accusa, a firmare le dimissioni in bianco e accettare compensi inferiori o inesistenti rispetto a quelli indicati in busta paga per ottenere un punteggio aggiuntivo per le graduatorie.
L’ex politico, di Canicattì, insegnante di educazione fisica ed ex deputato all’Ars nel gruppo «Centristi per la Sicilia», era accusato di aver costretto alcuni docenti di un istituto paritario di Menfi a firmare le «dimissioni in bianco» e ad accettare compensi inferiori o inesistenti rispetto a quelli indicati in busta paga pur di ottenere il relativo punteggio valido per le graduatorie. La denuncia arrivò proprio da un gruppo di ex insegnanti dell’istituto paritario “Athena”.
La Corte di appello di Palermo, accogliendo le tesi degli avvocati Lillo Fiorello e Antonino Reina, ha ribaltato la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Sciacca che gli aveva inflitto 3 anni e 7 mesi di reclusione. I giudici palermitani hanno accertato l’estraneità di Gaetano Cani rispetto ai fatti contestati.
In capo a Cani resta l’imputazione, insieme ad oltre cento persone nel processo messo in piedi dalla procura di Agrigento nell’ambito della maxi inchiesta sul giro di diplomi «fantasma» che sarebbero stati “comprati” iscrivendosi negli istituti paritari.
Marco Piastra – Agrigento Post