AGRIGENTO — “Un paradiso trasformato in inferno”. Così Mareamico Agrigento denuncia lo stato in cui versa oggi la spiaggia del Caos, quel tratto di costa che si estende tra Porto Empedocle e Agrigento, un tempo luogo prediletto da Luigi Pirandello per i suoi bagni estivi. A pochi passi dalla casa natale del Nobel per la letteratura, oggi sorge uno scenario che stride con la memoria e con la dignità di un luogo simbolo della cultura e del paesaggio siciliano.
Cumuli di rifiuti disseminati sulla sabbia, discariche abusive che si allungano fino alle dune e, come se non bastasse, la presenza di un cantiere aperto proprio sul litorale. Questo il quadro desolante documentato dall’associazione ambientalista, che rilancia un appello forte alle istituzioni: “È inaccettabile che nel pieno della stagione balneare uno dei tratti costieri più iconici della provincia si presenti in queste condizioni”.
La spiaggia del Caos non è solo una meta turistica, ma un luogo carico di memoria. Qui Pirandello trascorreva le sue estati, immergendosi nel mare e trovando ispirazione tra gli odori della macchia mediterranea e la luce tagliente del Canale di Sicilia. Oggi, quegli stessi luoghi sembrano dimenticati, assediati da incuria e abbandono.
Mareamico sottolinea l’importanza di un cambio di passo nella gestione delle risorse ambientali, in particolare delle spiagge, che rappresentano uno dei principali asset turistici della Sicilia. “Andrebbero rese fruibili già da Pasqua — affermano — e mantenute in condizioni decorose almeno fino a Natale”.
La denuncia arriva come un grido d’allarme ma anche come un atto d’amore verso un territorio che merita di essere valorizzato. Pirandello, che tanto ha dato alla cultura mondiale, meriterebbe che la sua terra gli restituisse un frammento di quella bellezza che fu sua, e che oggi sembra irrimediabilmente compromessa.