Nella provincia dell’agrigentino, condannate quattro persone nell’Inchiesta “Passeparteout”. Infatti, si é fatta finalmente luce sull’annosa questione dei rapporti tra la cosca mafiosa di Sciacca con la politica e le famiglie mafiose americane.
Pertanto, i giudici della quarta sezione penale della Corte di appello di Palermo hanno stabilito condanne per quattro personaggi di spicco.
Inchiesta Passeparteout: i condannati
Accursio Dimino, ritenuto il nuovo capo della famiglia di Sciacca, sconterà 18 anni e 8 mesi. Risale ai primi anni Novanta il suo coinvolgimento nelle operazioni antimafia Avana e Avana 2, che sgominarono la famiglia mafiosa saccense.
I gemelli Paolo e Luigi Ciaccio, colpevoli di aver prestato la loro disponibilità attraverso l’intestazione di diverse utenze telefoniche, di aver noleggiato delle vetture, essersi intestati numerose utenze telefoniche, aver aiutato sia Dimino che l’assistente parlamentare Antonello Nicosia ad eludere le investigazioni e aver collaborato all’organizzazione di incontri riservati per agevolare Cosa Nostra, sconteranno 2 anni, 8 mesi e 10 giorni di reclusione.
Antonello Nicosia, ex assistente parlamentare di Agrigento, si farà 15 anni di carcere per favoreggiamento. Dalle indagini risultò “pienamente inserito in Cosa nostra” la responsabilità della progettazione, insieme a Dimino di danneggiamenti, estorsioni e omicidi. Inoltre, incontrava e dava consigli a boss detenuti, accertandosi che non si pentissero, e riferiva all’esterno i loro messaggi.