Castrofilippo, un’operazione dei Carabinieri della locale Stazione ha portato alla luce un’attività estrattiva abusiva in contrada Fontana Pazza, mettendo fine ad uno scempio ambientale ai danni del territorio. Due persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria: il proprietario del terreno, un uomo di 40 anni residente a Canicattì, e colui che materialmente eseguiva i lavori di scavo, un 57enne di Favara.
I militari dell’Arma, impegnati in un servizio di controllo del territorio finalizzato anche alla tutela del patrimonio ambientale, hanno notato movimenti e attività sospette in un’area privata in contrada Fontana Pazza. Insospettiti, hanno approfondito gli accertamenti, scoprendo la presenza di uno scavo minerario avviato in totale assenza di concessioni o autorizzazioni.
Sebbene l’area in questione non sia soggetta a vincoli paesaggistici, archeologici o idrogeologici, l’attività estrattiva abusiva stava provocando un significativo deterioramento del suolo, con conseguenze negative per l’ambiente. Per questo motivo, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro dell’intera area, al fine di impedire ulteriori danni e porre fine all’attività illecita.
Le indagini, condotte con il supporto di personale specializzato del Dipartimento Minerario di Caltanissetta, hanno permesso di accertare nel dettaglio le irregolarità e quantificare l’entità del danno ambientale. Oltre alla denuncia penale, all’esecutore materiale dei lavori di scavo è stata contestata una pesante sanzione amministrativa pari a 80.000 euro.
L’operazione condotta dai Carabinieri di Castrofilippo testimonia l’impegno costante dell’Arma nella tutela dell’ambiente e nel contrasto ai reati che mettono a rischio il patrimonio naturale. I controlli proseguiranno su tutto il territorio, al fine di prevenire e reprimere condotte illegali che compromettono l’ecosistema.