Campobello di Licata – Momenti di terrore nel piccolo centro dell’Agrigentino, dove il sindaco Vito Terrana è stato minacciato con una pistola da un uomo che lo ha seguito e affrontato per strada. Solo successivamente si è scoperto che l’arma era caricata a salve, ma priva del tappo rosso, elemento che ne avrebbe segnalato la natura non letale.
L’aggressore, identificato dai carabinieri, è stato immediatamente fermato. Secondo le prime ricostruzioni, si tratta di una persona che nei giorni scorsi aveva chiesto al sindaco un posto di lavoro e sostegni economici. L’uomo, dopo aver seguito il primo cittadino, è sceso dalla propria auto e lo ha avvicinato, puntandogli la pistola alla testa in modo minaccioso.
Scosso ma lucido, il sindaco ha subito allertato i carabinieri, che sono intervenuti rapidamente, mettendo fine all’incubo e arrestando l’aggressore. Durante la perquisizione del veicolo dell’uomo, sono stati rinvenuti altri oggetti considerati pericolosi, motivo per cui è stato denunciato a piede libero.
Nonostante lo shock per l’accaduto, Vito Terrana ha rassicurato la comunità, dichiarando al quotidiano “Grandangolo” di essere provato ma determinato a continuare il suo lavoro al servizio dei cittadini.
Questo episodio evidenzia i rischi a cui possono essere esposti i rappresentanti delle istituzioni locali e rilancia l’importanza della sicurezza per chi si trova in prima linea a gestire problematiche sociali sempre più complesse. La frase chiave “pistola puntata alla testa del sindaco” sintetizza un evento che ha lasciato sgomento l’intero paese.