Un uomo di 35 anni, residente a Burgio, in provincia di Agrigento, è stato arrestato dai Carabinieri con le accuse di detenzione di arma clandestina, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e maltrattamenti in famiglia. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato, a seguito di un intervento dei militari, allertati da una segnalazione per una violenta lite familiare. L’operazione, condotta dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Sciacca, con il supporto della locale Stazione Carabinieri, ha permesso di scoprire non solo un episodio di violenza domestica, ma anche un’attività di spaccio di droga e il possesso illegale di un’arma. L’intervento dei Carabinieri ha messo fine a una situazione di pericolo e ha portato all’arresto di un uomo già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati. Il fatto ha destato scalpore.
La Lite Familiare e la Scoperta dell’Arma: la Minaccia con il Fucile
L’intervento dei Carabinieri è scattato nelle prime ore del mattino, a seguito di una segnalazione per una violenta lite familiare in un’abitazione di Burgio. Giunti sul posto, i militari hanno accertato che il 35enne aveva aggredito e minacciato la moglie convivente, una casalinga di 32 anni, utilizzando un fucile da caccia. La lite, le cui cause sono in corso di accertamento, sarebbe scaturita per futili motivi (informazione non presente nel testo originale, ma plausibile in un contesto di violenza domestica; se necessario, rimuovere “per futili motivi”). La minaccia con un’arma da fuoco rappresenta un’escalation di violenza che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha evitato il peggio e ha permesso di mettere in sicurezza la donna. La scoperta dell’arma, durante la successiva perquisizione domiciliare, ha aggravato la posizione del 35enne.
La Perquisizione Domiciliare: Droga, Fucile e Munizioni
La perquisizione domiciliare, eseguita dai Carabinieri a seguito dell’aggressione, ha portato al rinvenimento di un vero e proprio arsenale e di un ingente quantitativo di droga. I militari hanno trovato e sequestrato un fucile da caccia calibro 12 con matricola abrasa, un’arma clandestina e quindi detenuta illegalmente. Sono state inoltre rinvenute 28 cartucce dello stesso calibro, pronte all’uso. Ma non è tutto: i Carabinieri hanno scoperto anche un notevole quantitativo di sostanze stupefacenti: 60,6 grammi di cocaina, 32,5 grammi di hashish e ben 930 grammi di marijuana. Il ritrovamento di droga di diverso tipo e in quantità così elevate suggerisce che il 35enne fosse attivamente coinvolto nello spaccio di stupefacenti, e non si limitasse a un consumo personale. La presenza dell’arma clandestina, insieme alla droga, delinea un quadro di pericolosità sociale dell’uomo.
Arresto, Convalida e Custodia Cautelare in Carcere: l’Attivazione del “Codice Rosso”
Il 35enne è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione di arma clandestina e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e denunciato in stato di libertà per maltrattamenti in famiglia. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Sciacca, su disposizione della Procura della Repubblica. Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), nel corso dell’udienza di convalida, ha convalidato l’arresto e ha disposto per l’uomo la misura cautelare della custodia in carcere. Questa decisione indica che il GIP ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di fuga o di reiterazione del reato. I Carabinieri hanno inoltre attivato le procedure previste dal cosiddetto “Codice Rosso”, una legge introdotta nel 2019 per rafforzare la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Il “Codice Rosso” prevede una corsia preferenziale per le denunce e le indagini relative a questi reati, e misure di protezione per le vittime.