Agrigento – Blitz dell’Ispettorato nazionale del lavoro nel comparto lavanderie: nella sola giornata del 2 ottobre 2025 sono stati disposti due provvedimenti di sospensione e sanzioni complessive oltre 14 mila euro tra ammende e somme aggiuntive.
Nel primo esercizio, unico lavoratore presente risultato in nero. L’azienda era priva del Documento di valutazione dei rischi (DVR), non aveva istituito il Servizio di prevenzione e protezione né nominato l’RSPP. Per queste violazioni è scattata la sospensione dell’attività, con una sanzione economica di 5.500 euro, prescrizioni per la messa a norma e ammende pari a 7.831,11 euro. Ulteriori sanzioni seguiranno per l’impiego di manodopera irregolare.
Nel secondo controllo, in un’altra lavanderia con due addetti, gli ispettori hanno riscontrato carenze nella tutela della salute, in particolare l’assenza di sorveglianza sanitaria per i dipendenti. Disposte anche qui prescrizioni immediate e ammende per 1.423,84 euro.
L’operazione rientra in una campagna mirata contro il lavoro sommerso e per la verifica del rispetto delle norme su salute e sicurezza, ambiti particolarmente sensibili nel settore: uso di macchinari, detergenti chimici, movimentazione carichi e rischio termico impongono DVR aggiornato, formazione, DPI e idoneità sanitaria periodica. Gli ispettori hanno diffidato le imprese a regolarizzare personale e adempimenti prima della possibile revoca delle sospensioni.
Il messaggio è chiaro: niente tolleranza per chi risparmia su sicurezza e diritti. Le verifiche proseguiranno nelle prossime settimane anche in altre attività a rischio della provincia.


