Il sindaco Miccichè e gli assessori Principato e Ciulla rivendicano l’importanza dell’opera e respingono le critiche: “Non promesse, ma risultati concreti”
AGRIGENTO – Dopo anni di progettazione, cantieri e ostacoli superati, il Museo-Pinacoteca del Collegio dei Filippini è finalmente pronto per aprire le porte alla città. Lo annunciano con fermezza il sindaco Francesco Miccichè, l’assessore ai Lavori Pubblici Gerlando Principato e l’assessore alla Cultura e al Turismo Costantino Ciulla, che rivendicano con orgoglio l’importanza del risultato ottenuto e rispondono punto su punto alle critiche che hanno accompagnato le ultime fasi del progetto.
«Non grazie alle chiacchiere, ma al lavoro concreto di un’amministrazione seria», affermano i rappresentanti della Giunta, che difendono la scelta di posticipare l’inaugurazione per garantire che tutto sia pronto, fino all’ultimo dettaglio. «Vogliamo un’apertura all’altezza della città, non frettolosa e sotto pressione mediatica», precisano, bollando come “pretestuose” le polemiche sollevate in merito a presunti ritardi o disfunzioni.
Il Museo-Pinacoteca, ospitato nello storico edificio del Collegio dei Filippini, rappresenta per l’amministrazione un simbolo di riqualificazione urbana, investimento culturale e rilancio del patrimonio storico della città. Un progetto lungo e complesso, segnato da difficoltà ereditate – come problemi strutturali non coperti dal finanziamento – e affrontate una ad una. «Dal controsoffitto al contatore idrico, dall’ascensore al sistema di raffreddamento: tutto è stato sistemato», affermano gli assessori. «Chi promette, spesso si ferma ai titoli. Noi abbiamo realizzato».
In merito alle accuse di “privatizzazione” e cessione del bene a soggetti terzi, l’amministrazione chiarisce che nessuna decisione è stata presa, ma che il tema dell’esternalizzazione rimane oggetto di valutazione, nel rispetto delle normative e con il coinvolgimento della comunità. «Chi grida allo scandalo dimostra o di ignorare l’iter amministrativo o di volerlo strumentalizzare. Con l’organico attuale del Comune non è possibile garantire una gestione continuativa ed efficiente. Non possiamo ignorarlo».
La linea adottata dal Comune è quindi quella dell’equilibrio, senza pregiudizi ideologici: si ragiona su forme di collaborazione esterna solo se queste possono migliorare fruizione e valorizzazione del museo, rendendolo pienamente accessibile.
Miccichè, Principato e Ciulla respingono anche i tentativi di politicizzazione dell’opera: «Il museo non è della Giunta, non è della maggioranza, non è dell’opposizione. È della città. E chi oggi lo vede finalmente completato, sa che dietro c’è una visione precisa, mesi di lavoro, risorse investite e scelte concrete».
A chi parla di “flop”, l’amministrazione replica con una chiara distinzione: «C’è chi giudica dai social e chi lavora nei cantieri. Noi abbiamo scelto la seconda strada. E oggi presentiamo un museo pronto a diventare un punto di riferimento culturale per Agrigento, aperto ai cittadini e ai visitatori».
In attesa della data ufficiale di inaugurazione, che sarà comunicata a breve, il Museo-Pinacoteca del Collegio dei Filippini si prepara a restituire alla città uno spazio rinnovato, identitario e aperto, frutto di un lungo processo di recupero e valorizzazione. Un traguardo concreto, che l’amministrazione rivendica come un risultato della città, per la città.