Siracusa – Una partita senza storia quella andata in scena al “Nicola De Simone”, dove la capolista Siracusa ha travolto l’Akragas con un netto 5-0. Un risultato che non lascia spazio ad alibi per i biancazzurri, sempre più in crisi e ormai obbligati a intervenire sul mercato per mantenere vive le speranze di salvezza nel girone I di Serie D.
La gara ha evidenziato il divario tra le due squadre. Il Siracusa, pur lasciando in panchina elementi di spessore come Sarao, Convitto, Di Grazia e Russotto, ha dominato dall’inizio alla fine grazie a un’organizzazione impeccabile e alle sue qualità tecniche. Già al 2° minuto, la traversa di Longo ha fatto capire quale sarebbe stato l’andamento del match. Dopo alcune fiammate iniziali dell’Akragas, come la punizione di Grillo al 10°, i padroni di casa hanno preso il controllo. Il vantaggio è arrivato al 34° con il colpo di testa del capitano Maggio, seguito dal raddoppio al 42°, sempre su iniziativa di Maggio e finalizzato da Palermo.
Nel secondo tempo, il copione non è cambiato. L’ex Candiano ha chiuso i giochi al 48°, mentre Longo e ancora Maggio, in contropiede, hanno fissato il punteggio sul 5-0. L’Akragas ha cercato di reagire con alcuni cambi, inserendo Leveh e Christopoulos, ma le difficoltà strutturali della squadra sono emerse in tutta la loro gravità.
La gara conferma che, senza rinforzi adeguati, l’Akragas rischia seriamente di non rientrare nella corsa salvezza. La squadra manca di solidità difensiva, di capacità di finalizzazione e soprattutto di una rosa competitiva all’altezza del campionato. Con il mercato invernale ormai alle porte, la dirigenza dovrà intervenire con decisione per evitare che il sogno della permanenza in Serie D svanisca prematuramente.
Siracusa: Maggio e compagni consolidano il primato in classifica, confermandosi una corazzata del girone.
Akragas: Urge un cambio di rotta, ma senza rinforzi concreti la missione salvezza appare sempre più impossibile.